Attacchi di Panico: quando crediamo veramente di stare per morire
La parola “Panico” deriva dal nome del dio Pan, metà uomo e metà capra, che, suonando il suo flauto tra i boschi, appariva improvvisamente disseminando terrore in chiunque si trovasse nei suoi paraggi, tanto da indurre nelle vittime la sensazione di morire per la forte paura.
Il disturbo da attacchi di panico (DAP) si presenta con attacchi molto intensi di ansia, forte disagio e ed estrema apprensione per la propria vita e senza alcuna motivazione apparente che possa giustificare tanta paura.
Gli attacchi di panico possono essere:
- non situazionali quando nelle comuni situazioni della vita la persona non riesce ad identificare la situazione che scatena l’attacco
- situazionali=associati ad una situazione specifica
Una componente importante degli attacchi è l’ansia anticipatoria che pervade la persona ed inizia così ad avere paura di un possibile attacco tanto da evitare alcune situazioni che potrebbero scatenarlo. Per fare diagnosi di Disturbo da Attacchi di Panico devono essere presenti frequenti attacchi e intensa preoccupazione che si possano verificare altri attacchi.
L’attacco dura una decina di minuti e può avere uno strascico per qualche ora caratterizzato da spossatezza, stanchezza e debolezza.
Chi ha provato l’attacco di panico riferisce di aver avuto realmente la paura, la sensazione e la convinzione di stare per morire.
Fra i sintomi dell’attacco di panico troviamo:
- sintomi psicologici = paura di morire, paura di impazzire, agitazione, depersonalizzazione, derealizzazione, dissociazione, terrore, angoscia, pianto incontrollabile
- sintomi fisiologici= difficoltà respiratorie, aumento della frequenza cardiaca e palpitazioni, sudorazione, dolore al petto, vertigini, stordimento, brividi, tremori, formicoli, rossore in viso, nausea o disturbi addominali
Cosa fare durante un attacco di panico?
Durante un attacco di panico (o comunque poco prima, perchè chi ha già avuto un attacco sa bene che inizia pian piano e ci da il tempo di accorgercene) è utile allontanarsi dal contesto in cui ci troviamo se si tratta di un luogo affollato o comunque non sicuro e tranquillo, assumere una posizione comoda, utilizzare delle tecniche di respirazione (il respiro è molto importante per contrastare gli attacchi di panico), cercare frescura, cercare aiuto se ritenuto utile e necessario. Non è utile invece far finta di niente, scappare e forzare il respiro.


Si può guarire dagli attacchi di panico?
La risposta è sì. Attraverso un percorso psicoterapeutico riusciamo a lavorare sull’emozione alla base del panico che è appunto la paura in tutte le sue diverse sfaccettature, andiamo così a debellarne la causa principale e riportiamo la persona ad uno stato di benessere anche attraverso tecniche di rilassamento, ottenendo sempre buoni risultati; infatti gli attacchi si riducono sempre di più fino a scomparire.
Il panico, proprio come l’ansia è un’emozione e se arriviamo ad essere consapevoli della possibilità di gestione dei nostri stati emotivi, non lasciando che questi abbiano il sopravvento, abbiamo appena capito che contro questi stati di malessere emotivo possiamo sempre avere la meglio.
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